Thursday, May 13, 2010

l'attente


l'attente
Originally uploaded by diabbolo
Quando penso all'attesa, mi viene immancabilmente sempre in mente "Waiting, watching the clock. It's four o' clock. It's got to stop. Tell him. Take no more. She practices her speech as he opens the door, she rolls over, Pretends to sleep as he looks her over..." dall'inizio di Better man dei pearl jam.
Fantastica.
Una canzone che mi ha segnato e mi segna.
Ogni volta che la ascolto mi viene la pelle d'oca, inizia e sento i brividi...
E cosi' ancora e ancora e ancora... e certe versioni live (diciamolo pure: in una in particolare) mi strappano quasi una lacrima...

Beh strano.
E bello assieme.

E con questo ho finito l'intro,
ed ora possiamo cominciare con il pensiero vero e proprio che ha motivato questo post.
Ieri ho messo questa foto su flickr, ero li' che la caricavo e mi chiedevo quale fosse il titolo migliore... mi trasmetteva un senso di attesa, l'attesa nella ville lumiere....

Stamattina riguardo la foto e mi rendo conto che anche io spesso attendo

attendo e basta... e di tanto in tanto mi sento inutile in questa mia attesa

Ma capita che attendere sia l'unica e anche la migliore delle cose da fare.

Mi viene in mente un, forse, buon esempio.
Pensate il pane. Per prepararlo non serve niente di difficile, niente di complicato. Si prende farina acqua lievito e si impasta, si impasta e si impasta. Ma se si impasta e basta non si ottiene il risultato voluto, non si ottiene il pane morbido fragrante e profumato che si vorrebbe...ma solo una specie di schiacciata... dalla consistenza e il sapore indefinito. Per fare il miracolo, ad un certo punto bisogna attendere. Bisogna staccare le mani dalla pasta, riporla al caldo, e lasciare che le cose si aggiustino da sole. Ci puo' sembrare innaturale non aiutare non adoperarci per cambiare le cose, ci si puo' sentire inutili anche, ma non possiamo cambiare nulla. Solo lasciato passare un certo lasso di tempo, vale la pena impastare ancora, e cosi' via come in un ciclo finche' non si inforna.

Penso che ogni tanto anche la vita sia cosi'. Non c'e' bisogno di impastarla sempre, spesso bisogna starla a guardare lievitare... semplicemente bisogna riuscire a metterla alla giusta temperatura.

E bohm.

quindi non sentiamoci inutili se non siamo sempre li' a fare qualcosa.

1 Comments:

Blogger Unknown said...

... Toccano il cuore... Marianna (m.paraggio@gmail.com)

3:28 PM  

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