Thursday, December 16, 2010

Siamo Noi la Nostra Forza


Siamo Noi la Nostra Forza
Originally uploaded by diabbolo
stamattina ho letto le parole di saviano sul sito della repubblica

e condivo particolarmente, proprio con il cuore, quelle che seguono:

". Bisognerebbe smettere di indossare caschi. La testa serve per pensare, non per fare l'ariete. I book block mi sembrano una risposta meravigliosa a chi in tuta nera si dice anarchico senza sapere cos'è l'anarchismo neanche lontanamente. Non copritevi, lasciatelo fare agli altri: sfilate con la luce in faccia e la schiena dritta. Si nasconde chi ha vergogna di quello che sta facendo, chi non è in grado di vedere il proprio futuro e non difende il proprio diritto allo studio, alla ricerca, al lavoro. Ma chi manifesta non si vergogna e non si nasconde, anzi fa l'esatto contrario. E se le camionette bloccano la strada prima del Parlamento? Ci si ferma lì, perché le parole stanno arrivando in tutto il mondo, perché si manifesta per mostrare al Paese, a chi magari è a casa, ai balconi, dietro le persiane che ci sono diritti da difendere, che c'è chi li difende anche per loro, che c'è chi garantisce che tutto si svolgerà in maniera civile, pacifica e democratica perché è questa l'Italia che si vuole costruire, perché è per questo che si sta manifestando. Non certo lanciare un uovo sulla porta del Parlamento muta le cose.
Tutto questo è molto più che bruciare una camionetta. Accende luci, luci su tutte le ombre di questo paese. Questa è l'unica battaglia che non possiamo perdere."

http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/16/news/lettera_saviano-10251124/

spero voi le condividiate con me

Tuesday, May 25, 2010

Sono permaloso


Terzo cambio
Originally uploaded by diabbolo
Ed anche monotono forse.
A volte o forse spesso mi aspetto dalle persone cose che non arrivano.
Poi allora mi deprimo e non so più come comportarmi.
Ripenso a quello che sono che sono stato e che sarò.
E i dubbi mi assalgono, le paure mi soverchiano, e mi capita pure di non riuscire ad addormentarmi la sera.
Mi vedo domani, fra un mese, un anno... E ho paura di essere solo.
Ma so che i miei amici, quelli veri, ci saranno.
Ma comunque non posso mancare di essere ugualmente spaventato.
Di non sapere cosa fare.
E a volte chi ..... :'(

Thursday, May 13, 2010

l'attente


l'attente
Originally uploaded by diabbolo
Quando penso all'attesa, mi viene immancabilmente sempre in mente "Waiting, watching the clock. It's four o' clock. It's got to stop. Tell him. Take no more. She practices her speech as he opens the door, she rolls over, Pretends to sleep as he looks her over..." dall'inizio di Better man dei pearl jam.
Fantastica.
Una canzone che mi ha segnato e mi segna.
Ogni volta che la ascolto mi viene la pelle d'oca, inizia e sento i brividi...
E cosi' ancora e ancora e ancora... e certe versioni live (diciamolo pure: in una in particolare) mi strappano quasi una lacrima...

Beh strano.
E bello assieme.

E con questo ho finito l'intro,
ed ora possiamo cominciare con il pensiero vero e proprio che ha motivato questo post.
Ieri ho messo questa foto su flickr, ero li' che la caricavo e mi chiedevo quale fosse il titolo migliore... mi trasmetteva un senso di attesa, l'attesa nella ville lumiere....

Stamattina riguardo la foto e mi rendo conto che anche io spesso attendo

attendo e basta... e di tanto in tanto mi sento inutile in questa mia attesa

Ma capita che attendere sia l'unica e anche la migliore delle cose da fare.

Mi viene in mente un, forse, buon esempio.
Pensate il pane. Per prepararlo non serve niente di difficile, niente di complicato. Si prende farina acqua lievito e si impasta, si impasta e si impasta. Ma se si impasta e basta non si ottiene il risultato voluto, non si ottiene il pane morbido fragrante e profumato che si vorrebbe...ma solo una specie di schiacciata... dalla consistenza e il sapore indefinito. Per fare il miracolo, ad un certo punto bisogna attendere. Bisogna staccare le mani dalla pasta, riporla al caldo, e lasciare che le cose si aggiustino da sole. Ci puo' sembrare innaturale non aiutare non adoperarci per cambiare le cose, ci si puo' sentire inutili anche, ma non possiamo cambiare nulla. Solo lasciato passare un certo lasso di tempo, vale la pena impastare ancora, e cosi' via come in un ciclo finche' non si inforna.

Penso che ogni tanto anche la vita sia cosi'. Non c'e' bisogno di impastarla sempre, spesso bisogna starla a guardare lievitare... semplicemente bisogna riuscire a metterla alla giusta temperatura.

E bohm.

quindi non sentiamoci inutili se non siamo sempre li' a fare qualcosa.

Monday, May 10, 2010

gorgoglii dentro


C'e' un diavolo in me
Originally uploaded by diabbolo
In sti giorni sono strano,
ho come dei gorgoglii dentro a livello di stomaco.
Un po' i rumori che ti vengono quando dici che ti brontola la pancia perche' hai fame.
Ma non credo sia quello.
Non ho fame (o meglio io mangerei sempre, quindi il fatto che mangerei anche dopo i suddetti rumori non vuol dire io abbia fame)... e mi pare che comunque la sonorita' sia leggermente diversa

Credo invece che siano i miei pensieri e i miei dubbi che prendono forma nella pancia, dopo che non trovano piu' spazio nella testa.

Sono qui he mi rodo e nemmeno io so bene perche'
O meglio:
ho delle supposizioni,
ho anche delle possibili soluzioni,
idee su cosa fare e dire
ma poi mi chiedo se sia bene o meno agire cosi'
se nell'ottica del voler raggiungere un risultato non sarebbe meglio agire altrimenti,
mi rifaccio altre domande
e cosi' i pensieri riprendono la loro strada su fino alla testa
giu' fino alla pancia
e ogni tanto anche fuori dagli occhi

(che poi in fondo quello ci fa anche bene)

Per questo mi sa che fa bene andare a correre (se non altro a me). si riesce a domarli un po' (i pensieri).
a spingerli fuori insieme a tutti gli scarti del corpo con il sudore.
a bruciarli nei muscoli, anche se poi, come una fenice, spesso (no meglio dire sempre) ritornano... ma non prima di essere riusciti a rilassarci un po'

E' ora di correre adesso.
Ho bisogno di bruciare la mia dose giornaliera di pensieri.

Vado
ci si vede

Wednesday, May 05, 2010

( / )


square pancakes
Originally uploaded by diabbolo
Piove oggi a pisa
E la pioggia oramai dura da qualche giorno.
La situazione e' deprimente, percio' ho deciso di estrarre dal cappello qualche vecchia (nemmeno troppo) foto di cibo per tirarmi su il morale.

La situazione piovosa e' noiosa per molti motivi. Persanolmente la ritengo soprattutto scomoda. Del tipo che il non potersi muovere senza bagnarsi, il non poter bere una birra all'aperto... il fatto che sia tutto sempre tendenzialmente buio... umido-umidiccio....
altrimenti, non e' che io odi la pioggia, la domenica mattina svegliarmi con il rumore della pioggia e allora rigirarmi sotto il piumone e tornare a dormire, e' qualcosa secondo me di fantastico....

ma appunto.
la domenica mattina.
non il mercoledi' quando devo andare al lavoro,
e soprattutto non che quando esco in bici, e sono a meta' strada allora inizia a piovere

no mi spiace

quello no.

Thursday, April 15, 2010

tranquillita'


Saggezza
Originally uploaded by diabbolo
Ecco cosa vo cercando
un po' di traquillita' di calma
una serata senza pensieri,
con gli amici a ballare, bere e ridere insieme
senza pensieri
ma con le lacrime agli occhi dalle risate e quel po' troppo di vino in corpo.

Voglio la tranquillita' che viene dalle cose semplici e dai pensieri non fatti.

Non voglio piu', come invece faccio ora, pensare pensare pensare a tutto.
Pensare che sia giusto pensare a tutto.
Pensare che se ci penso poi le cose migliorano.
Non voglio
Non voglio perche' poi le cose non migliorano.

Perche' e' quando pensi a una cosa che in questa nascono i problemi
Ed e' quadno pensi di voler colpire il bersaglio che non lo colpirai.

Voglio lasciar scoccare le mie frecce, come un bambino quando lascia le dita che sta stringendo di un adulto, come una foglia che caricata dal peso della neve che cade, a un certo punto, semplicemente, la lascia cadere.

ora provo ad iniziare: penultimo, ultimo pensiero e.... fine.

Monday, March 29, 2010

Survived


Survived
Originally uploaded by diabbolo
"Sopravvissuto"
Venerdi' sera, ore 19:45, andando a casa di amici per una cena a sorpresa alla mia coinquilina che ci lascia per andare verso lidi migliori in Germania, ho avuto un piccolo incidente in moto.
Lo scontro non e' stato, per fortuna, di grandi proporzioni, e così' sono qui che ne posso scrivere, con le mie mani e seduto a un tavolo e non steso in un letto.

Sono stato fortunato.

Sono caduto, si', ma non mi sono ribaltato oltre la macchina e non sono finito scaraventato a metri e metri di distanza... Comunque il contatto con il suolo e' stato ravvicinato, duro, freddo, improvviso, il mio mento, il mio labbro, il mio dito, la mia schiena e il corpo tutto ringraziano.
Per la prima volta mi e' capitato di essere aiutato da persone della strada, si sono assiepati intorno a me in tanti, veloci, immediati, non mi sembra quasi di essere rimasto nemmeno un minuto solo sulla strada. Mi hanno chiesto come stavo, cercando alla bell'e meglio di accertarsi delle mie condizioni, mi hanno consigliato di stare fermo e si preoccupavano a ogni mio movimento, impauriti. Probabilmente facevo un po' impressione, un taglio che avevo all'interno del labbro faceva si che perdessi molto sangue dalla bocca.
Non un bello spettacolo... no no no.
Di fatto pero' subito ho potuto constatare che muovevo ancora tutto: dalle mani ai piedi. Poi che i denti stavano ancora al loro posto e che muovevo pure anche la schiena.
Mi sono quindi calmato, e ho cercato di affrontare la situazione in maniera razionale, anche se non ho mai avuto motivo di perdere il controllo tranne forse nel momento del volo in cui, anche se in pochi secondi, ad uno scorrono mille pensieri per la testa.

Dopo pochi minuti e' arrivata l'ambulanza.
Subito hanno preso in mano la situazione, si sono messi a dirmi di non muoversi e via dicendo. Poi pero' avevano difficolta' a spostarmi e mettermi in barella, beh, credetemi, non mi sono mai sentito cosi' instabile. Ma tant'e': non sono caduto. Quindi anche se non stabilissima era di certo abbastanza stabile :)

E poi via per le strade di Pisa con l'ambulanza. Mi sentivo un po' come nei film, con quelle scene pulp in prima persona dove si vede il tetto dell'ambulanza e si sentono le voci delle infermiere e dei medici che parlano vicino a te (ah! ma non e' come nei film dove parlano di te, ma i miei parlavano dei cavoli loro... a parte una che era preoccupata per me e continuava a tenermi la testa dritta)
Poi mi hanno scaricato in pronto soccorso. Li' dopo veloci accertamenti si sono resi conto che non ero in pericolo di vita, e mi hanno parcheggiato da una parte in attesa. Due infermiere si sono prese cura di me, mi hanno messo la farfalla a un braccio e mi hanno poi dato una mano a controllare che la mia macchina fotografica fosse ancora viva (Si'!!! L'avevo in una borsa al mio fianco al momento dell'impatto con anche tre lenti, e tutto si e' salvato! come pure l'iphone!). Dopo un attimo mi hanno pure trovato un posto per la barella un po' meno in mezzo al via vai della gente.
Dopo un 45 min pero' mi hanno lasciato causa cambio turno :(
Allora ho iniziato a guardarmi attorno.
Ad osservare le persone.
A sentire le voci.

E' passato tanto tempo così'
Prima che una signora che assisteva un uomo dell'est vicino a me che non parlava italiano, si offrisse di darmi una pezza di stoffa umida per pulirmi la faccia dal sangue.
Si trovano persone gentili ovunque :)

Il tempo passava, il mio vicino di barella e' cambiato ed e' arrivata una ragazza, anche lei caduta da un mezzo a due ruote (un motorino)… e così' ho avuto qualcuno con cui scambiare due parole.

Finalmente a un certo punto e' arrivato il mio momento.
Mi hanno preso e portato in una sala, stava per capitarmi qualcosa quando…. stop! si cambia e così' parcheggiato di nuovo.
Passa ancora un po' di tempo, ora non avevo più' nessuno con cui parlare, se non che a un certo punto arrivano i poliziotti a prendere la mia dichiarazione per il verbale, e a un certo punto finalmente si libera un'altra sala e finisco davanti a un medico! finalmente.
Ora sono li': il medico mi guarda un po', controlla il mio stato, mi schiaccia la pancia, tasta le gambe e controlla la schiena, poi controlla il collo e mi toglie il collare e alla fine mi manda a fare radiografie e ecografia, intanto le infermiere mi hanno rasato la barba sul mento, che così' sono pronto per essere cucito.

Altra attesa, prima fuori la sala radiografie, poi fuori da quella ecografia… e fatto questo di nuovo parcheggiato
Mi guardo ancora intorno, e vedo nuove persone, ma e' tornato il signore dell'est, lo vedo in lontananza…

Oramai mi sento meglio, inizio a muovermi un po' sulla barella… oramai la posizione supina e' davvero scomoda.
Passa così' una mezzoretta ma forse di più' e finalmente torna il medico: mi dice che gli esami sono a posto :) nulla di rotto e nessun veramento interno, devono solo aspettare si liberi una sala e mi cuciono e mi lasciano andare.

A questo punto finalmente un amico riesce a sfondare i blocchi e entra in pronto soccorso, viene li' e mi vede: sono salvo, lo vedo che e' alleggerito da un peso. Sono contento per lui e sono anche contento che gli amici siano venuti a controllare il mio stato anche se io gli avevo detto di non preoccuparsi e che mi sarei fatto poi sentire io. Mi lascia solo quando le infermiere vengono a prendermi per suturarmi. Oramai e' quasi fatta. Due punti qua, tre la' ed e' fatta.
Mi ridanno i miei vestiti, mi fanno alzare e mi consegnano referto, radiografie … il medico mi da i consigli per riprendermi e mi avvio all'uscita.

Mi giro e rivedo la ragazza che era di fianco a me in attesa. Lei non e' ancora passata, non era abbastanza grave… le auguro un in bocca al lupo ed esco.

sono le 00.48

E' solo più' il momento di riposarsi e aspettare di svegliarsi il giorno dopo, dolorante, ma ancora tutto intero.

Grazie a tutti quelli che sono venuti in pronto soccorso, e che mi hanno dato una mano con la moto, e scuse sentite a coloro che si sono visti rovinati una serata di festa…

p.s. avevo con me in moto anche un'apple pie nuova ricetta, che e' stata sacrificata sull'asfalto. Bisognera' riprovarla. Al più' presto :)